Michele
de
Napoli
(Terlizzi 1808-1892)
Sala
I
Le opere esposte nella sala 1 documentano l’attività di Michele De Napoli durante gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento: sono queste le opere più vicine alla sua formazione avvenuta presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli e influenzate soprattutto dalla lezione neoclassicista di Costanzo Angelini.
Sala
II
Le opere collocate nella sala 2 documentano gli anni della formazione romana e napoletana dell’artista, tra gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento, nonché alcuni esempi di committenza pubblica, sia religiosa che civile.
II.15. Torneo di re Manfredi
Acquerello monocromo su carta, cm 72,5×105
Il dipinto raffigura il torneo voluto da re Manfredi e svoltosi a Bari il 25 agosto 1259 per onorare il passaggio di Baldovino II, imperatore latino di Costantinopoli. Si tratta di uno studio preparatorio per il sipario commissionato a De Napoli nel 1853 dal Decurionato barese per ornare il teatro Piccinni. Per portare a termine il sipario l’artista impiegò cinque mesi, da febbraio ai primi di luglio del 1854 (cfr. Ch. Farese Sperken, Per una rivalutazione della pittura dell’Ottocento in Puglia: Michele De Napoli, Francesco Spinelli, Giuseppe De Nittis, in “Archivio Storico Pugliese”, XXVIII, 1975, pp. 363-364; C. Gelao, De Napoli, Michele, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXXVIII, Roma 1990, p. 695; L. Zingarelli, Note bio-bibliografiche sugli Architetti, Pittori e Scenografi dei Teatri di Bari (1800-1854), in V.A. Melchiorre, L. Zingarelli, Il Teatro Piccinni di Bari, Bari 1983, p. 197; Ch. Farese Sperken, La pittura dell’Ottocento in Puglia, Bari 1996, pp. 11-12; F. De Chirico, Michele De Napoli dalla “Quadreria” del Museo Nazionale alla Pinacoteca di Terlizzi, Terlizzi 1997, p. 58). Il 12 luglio l’opera fu consegnata: “… il Sipario dipinto dal chiarissimo Michele De Napoli (…) il quale obbligato a trattare un soggetto comunissimo, quando un altro grandemente poetico lì ne vagheggiava (la Disfida di Barletta) seppe da quel valente che egli è evitare ciò che vi era di più comune, e dar vita ad un gran quadro innanzi al quale ti par proprio di vivere ne’ tempi della cavalleria, ed assistere ad uno di quei grandiosi e veramente maschi spettacoli, così frequenti ne’ secoli bellicosi che questo precedettero”(cfr L. Zingarelli, Il sipario di Michele de Napoli, in V.A. Melchiorre, L. Zingarelli, Il Teatro Piccinni di Bari, Bari 1983, p. 181). L’acquerello illustra fedelmente l’episodio cavalleresco narrato nei Diurnali di Matteo Spinelli di Giovinazzo, e la deliziosa campagna, il limpidissimo cielo caldo del sole d’agosto, il vecchio castello di Bari e gli altissimi gioghi del Gargano in lontananza.
(V.B.)
Bibliografia: N. Paloscia, Catalogo illustrativo della Pinacoteca De Napoli, Bitonto 1898, nn. 564-566; M. D’Orsi, Catalogo della Pinacoteca De Napoli in Terlizzi, Bari 1939, n. 205.
Scheda Catalogo Generale Soprintendenza BSAE della Puglia: 1600034000, Ch. Farese Sperken, 1974