Michele
de
Napoli
(Terlizzi 1808-1892)
Sala
I
Le opere esposte nella sala 1 documentano l’attività di Michele De Napoli durante gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento: sono queste le opere più vicine alla sua formazione avvenuta presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli e influenzate soprattutto dalla lezione neoclassicista di Costanzo Angelini.
Sala
II
Le opere collocate nella sala 2 documentano gli anni della formazione romana e napoletana dell’artista, tra gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento, nonché alcuni esempi di committenza pubblica, sia religiosa che civile.
I.7. Diotimo Novarco ateniese che bandisce i Giochi Lampadici in onore di Partenope
Matita e acquerello monocromo su carta, cm 106×158
Studio preparatorio per il sipario del teatro Mercadante già Fondo di Napoli(1848-1849).
La giuria del concorso giudicò il soggetto di storia patria che ricordava la istituzione dei Giochi Lampadici in onore di Partenope, interessante e straordinario.
Le corse lampadiche in onore di Partenope, sirena che non riuscì a sedurre Ulisse e che, gettatasi in mare, fu sospinta dalle onde sulla costa di Napoli, furono istituiti dall’ateniese Diotimo Novarco su ordine dell’oracolo. Nell’acquerello viene raffigurato “un rito mistico, affatto napoletano, una festa eleusina, simboleggiante Cerere che va di notte, con le sue donne, cercando per i campi della Sicilia la figliola rapita. Si notano coloro che, recando nella mano, alte, le faci, uscivano dal tempio di Ercole, e, attraversando le vie della città pagana, correvano alla tomba di Partenope. Dal Ginnasio alla torre di Falero le fiaccole correvano con bagliori sanguigni: il popolo seguiva i corridori ed urlava. Giunti quelli alla tomba, la giravano tre volte, accatastandovi all’ultimo le fiaccole appiedi, e il nome della quasi iddia invocano ad alte voci”(N.Paloscia,Michele De Napoli pittore pugliese,Città di Castello 1980,p.15). La rigidità e la durezza accademica dei disegni giovanili dell’artista lasciano il posto in questo acquerello alla morbidezza della linea.Un’opera ben riuscita ove dominano in sintesi perfetta impianto compositivo e rigore stilistico.
(V.B.)
Bibliografia: N. Paloscia, Catalogo illustrativo della Pinacoteca De Napoli, Bitonto 1898, n. 550; M. D’Orsi, Catalogo della Pinacoteca De Napoli in Terlizzi, Bari 1939, n. 204, tav. XXII.
Scheda Catalogo Generale Soprintendenza BSAE della Puglia: 1600034020, Ch. Farese Sperken, 1974